giovedì 5 maggio 2016

Alone (again)

Lo so che non ha quasi più senso scrivere in questo blog, che dovrei aprirne uno nuovo. Tuttavia a volte quando mi sento molto triste come oggi mi viene voglia di tornarci e rileggere i vecchi post, senza contare che scrivere nuovi post qui ha ancora senso (per me, per come mi sento ultimamente): perchè la mia vita continua così come è sempre stata.

Oggi penso solo che mi sento molto sola qui a Bologna.
Ci sono da un anno e mezzo ormai, mi sono fatta molti amici e gente con cu uscire, ho avuto qualche scopamico e sono stata felice fino a poco tempo fa. Ora mi sembra che niente di tutto questo sia vero, sia serio. Che gli "amici" che mi sono fatta qui sono solo dei palliativi per qualcosa che avevo nella mia città natale e che ora non provo più.
Gli amici tutti nello stesso isolato, le uscite in bici al fiume, il kebab alle 3 del mattino vicino casa, decidere di vederci dieci minuti prima di uscire, i film horror a casa mia.

Persone che semplicemente si accorgono che sto male e mi stanno vicino.

Adesso invece è tutto così asettico.

In realtà il problema non sono ne gli amici, ne la famiglia o Bologna. Il problema è che pensavo di stare bene qui. Non mi sono più tagliata, non ho vomitato o avuto attacchi di binge. Non ho digiunato fino a perdere venti chili. Per un po' di tempo ho quasi trovato una stabilità mentale, e questo mi ha fatto ben sperare. Pensavo davvero che fossi guarita.

Ora invece sono triste. Non dormo, dormo troppo. Mangio fino a scoppiare e digiuno. Mi taglio i capelli, mi taglio la pelle. Non mi lavo, esco senza truccarmi mentre il giorno dopo sto ore a fare le maschere viso.
Non so cosa mi passa per la testa.

Non è vero che sto male a Bologna. Io sto male nella mia testa.