martedì 30 aprile 2013

Don't eat

Oggi ho superato le 800 kcal. 800.
Nel senso che sono sicuramente arrivata a 800, poi ho smesso di contare.
Non ho la più pallida idea di quanto potrò essere grassa domani. In più quel troglodita del personal trainer che ci fa pump ha deciso che oggi dovevamo fare allenamento leggero... penso di non aver bruciato neanche 300 kcal.
Sono un filo in crisi.
E domani c'è tutta la famiglia a casa, passerò la notte a pensare come evitare di pranzare.
L'unica cosa da fare è tenere la mente impegnata. Non pensare al cibo, alla fame; sono cose che non esistono.

Non mangiare. Deve essere il mio unico pensiero.
Non mangiare. Digiuna. Non mangiare. Metti giù quel biscotto. Ce la puoi fare. Non mangiare. Non ne hai bisogno. Stai dimagrendo.
Questo e lo studio. Perchè per me è importante. Perchè può tenere la mia mente impegnata.
Allora studia, ricordati tutto, ragiona, cerca di capire cosa e perché lo fai. E suona, ti serve per liberarti di un po' di emozioni. Suona finchè non ti sentirai più le dita, magari migliorerai, peggio di sicuro non puoi fare.
Studia, che i tuoi voti sono bassi.
Suona, perché sei pessima.
E non mangiare, che a guardarti sembri una balena.
Però non fermarti neanche un minuto, non devi rilassarti e non devi pensare. Fai esercizi, palestra, studia, dipingi, suona, metti a posto l'armadio, qualunque cosa va bene; ma se ti metti a pensare è la fine.
Ogni volta che ti metti a pensare a quelle due o tre cose che ultimamente ti mandano in crisi, non passa un minuto che sei già davanti al frigo. 
Non mangiare. Ce la stai facendo. Non mangiare. 
Non mangiare.

lunedì 29 aprile 2013

Can you see what I see?

La cosa che più mi sconvolge è pensare che le persone che mi circondano non vedano la realtà così come la vedo io. Solo a scriverlo sembra stupido e banale: la realtà è una sola, no? Com'è possibile non riuscire a vederla allo stesso modo?
Sabato pomeriggio sono andata a tagliarmi i capelli, e la prima cosa che mi ha detto la parrucchiera è stata "Ma sei dimagrita?"
Penso di averla guardata un pò con gli occhi sgranati, perchè prima che potessi pensare cosa rispondere ha aggiunto, "Si vede tanto, stai bene adesso!"
Scusa, non mi sembra di aver capito, potresti ripetere? No, non preoccuparti, niente di grave, hai detto... sto bene adesso, me lo confermi? Si. No, tranquilla... puoi solo controllare che non stia sanguinando da qualche parte? Mi sembra di sentire uno spiffero sotto le costole, ma forse è solo un vuoto che mi si è formato nello stomaco.
Come diavolo fai a vederlo? Quanto diamine dovevo essere grassa perchè tu, ad un mese di distanza, mi dica che si vede che sono dimagrita?
E' questo che mi sconvolge di più. In questo momento se mi guardo allo specchio non vedo nessuna differenza rispetto ad un mese fa, solo la bilancia mi dice che di progressi ce ne sono stati, ma io non riesco a vederli. Vedo sempre la solita ragazza grassa, con le gambe troppo grosse, sproporzionata, senza tonicità, con la cellulite sul sedere. 
Ma se io ancora adesso mi vedo grassa come dovevano vedermi gli altri un mese fa?
Tra un mese, a dir suo, potrei stare ancora più bene. E così il mese seguente. Magari tra un anno rivedrò qualcuno che non vedo da tanto tempo e mi guarderà sottecchi, cercando di capire cos'ho di diverso, sarà il taglio? O forse è l'abbronzatura... no, ha fatto un piercing, oppure... stai un pò a vedere che... è dimagrita?
Già sembra incredibile. Alla fine è successo anche a lei.

Sabato sera sono andata a ballare con un vestito nuovo, nero, con un elastico in vita (a non segnare troppo i miei fianchi), piuttosto accollato, con le spalline larghe, la schiena coperta. So che così sembra di descrivere un sacchetto dell'immondizia, ma è davvero molto carino, molto fine, adatto anche per andare a suonare ai concerti (ragione per cui l'ho comprato).
La serata è stata meravigliosa, è stato bello poter stare con le amiche di sempre e conoscere gente nuova, divertirsi, fare foto stupide, ballare. Molte ragazze che conosco solo da qualche mese mi hanno detto che non mi avevano mai visto con un vestito (le loro esatte parole erano un pò diverse... ma mi imbarazzano così tanto che evito), mi sono sentita bene. 
Un paio di ragazzi del giro ci hanno provato con me, ne ho baciato uno, entrambi mi hanno chiesto il numero. 
E io intanto a guardarmi allo specchio e a chiedermi perchè.

domenica 28 aprile 2013

About Pepe

 59,2. Sono solo due etti in meno, ma stamattina mi hanno reso molto felice :D


Fondamentalmente sono una persona pessimista, di quelle che vedono la realtà per quello che è, che non sono proiettate al futuro ma continuano a guardare al passato, più con nostalgia che con rimpianto.
Conosco bene i miei limiti, però so che anche essendo fatta così non è detto che debba essere sempre triste. 
Degli anni passati mi mancano tantissime cose, tantissime persone soprattutto, che mi hanno reso la ragazza di oggi e senza le quali mi sarei persa da molto tempo; non credo che vorrei tornare a quei periodi spensierati, anche se fosse possibile... sarebbe riviverli nel modo sbagliato, perchè io nel frattempo sono cambiata tantissimo.
Vorrei poter essere sempre così carica, sempre rilassata e piena di energie da spendere in tante cose, ma il più delle volte vorrei solo chiudermi in camera e non uscire più.

La mia migliore amica storica, Pepe, sa da sempre dei miei problemi alimentari e di autolesionismo. Le voglio così bene che non saprei esprimerlo in nessun modo concepibile.
Una volta ero bulimica, poi per 4 anni non mi sono più preoccupata del cibo... non ho più avuto nessuna ricaduta (neanche una volta, se ci penso ora mi chiedo come sia stato possibile, forse ero genuinamente felice :D). Da un paio di mesi ho ricominciato con i tagli, come se qualcosa si fosse svegliato all'improvviso, e poi mi sono buttata su ana.
Lei sa tutto, non mi sogno neanche di tenerle nascosto qualcosa. 
Tutto quello che fa lei è cercare di farmi felice. 
Non mi ha mai fatto discorsi deprimenti tipo "Ti stai rovinando", "Pensa a quello che fai", "Sei pazza", mi diceva piuttosto "Non preoccuparti, andrà tutto bene"
Lo so che detta così sembra una cosa banale, perchè le persone si sentono molto più importanti e utili se elargiscono consigli e giudizi che nessuno gli ha chiesto. Tutto questo però non fa altro che peggiorare la situazione, almeno per me. I giudizi su come sto sbagliando ad affrontare la vita non fanno che farmi sentire ancora più sbagliata.
Lei invece spazza via tutte le mie ansie come foglie al vento, mi dice che è solo il periodo, che non sono la sola, che non sono pazza solo un pò sola e persa, che lei comunque c'è, e che è convinta che non sarà per sempre. Lei sa che non sarà per sempre.

Perchè lei ha fiducia in me, e questa è l'unica motivazione che ho per migliorare. :)

sabato 27 aprile 2013

Disappointment

59.4. Questo ieri mattina.
Non riesco a nascondere un pò di delusione, in effetti, perchè questi giorni mi sono davvero impegnata, soprattutto in previsione del weekend, che è cominciato male e continuerà peggio.
Ieri sera sono andata a cena al cinese con delle mie compagne di università; non avevo praticamente la più pallida idea di cosa avrei fatto una volta preso in mano il menù. Avevo paura di vanificare una settimana di sforzi per nulla, solo per non farmi notare e non fare in modo che le altre mi chiedessero qualcosa.
Alla fine sono stata sul leggero (per quanto possibile) ho preso tanto sushi (in quel ristorante oltretutto c'era il numero delle calorie per ogni pezzo :D gli ho voluto bene!) e verdure saltate. Ho passato davvero una bella serata, ero contenta di essere lì con loro, perchè oltre alle lezioni non usciamo molto spesso, ero così rilassata che avrei preso anche il gelato (al thè verde, piuttosto leggero). Tuttavia per quanto poco caloriche fossero le cose che ho mangiato appena sono atterrate tutte nel mio stomaco mi sono sentita piena, gonfia di cibo fino a scoppiare, il mio stomaco non è più abituato a questo apporto di cibo tutto insieme.
Così sono andata in bagno, all'inizio volevo solo svuotarmi la vescica per sentirmi meno gonfia, e goffa, ma non so come mi sono ritrovata a vomitare la cena.
Ho visto passarmi davanti meno della metà delle cose che avevo mangiato, ma non aveva importanza, già mi sentivo molto meglio. Non è stato per le calorie, di questo sono convinta; era più che altro per la sensazione tremenda che mi dava aver mangiato così tanto, e il pensiero che il mio stomaco si sarebbe allargato portandomi a mangiare sempre di più per saziarmi i giorni seguenti.
Non mi sento in colpa per quello che ho fatto, e non so nemmeno se la cosa mi spaventa o mi tranquillizza.
Ieri notte poi ho dormito da una di queste ragazze; abbiamo bevuto una teiera di tisana rilassante, ci siamo messe lo smalto, abbiamo spettegolato di chiunque e poi ci siamo addormentate nel letto insieme :)
Non mi sentivo così a casa da tanto tempo, è stato davvero bello passare una bella serata rilassante e divertente, senza farsi tante menate inutili.
Ci siamo svegliate a mezzogiorno, così il nostro "pranzo" è stato tè e biscotti al cioccolato (che le avevo comprato in pasticceria) per lei, e tè e frutta per me. :)
Non nutro grandi speranze per la pesata di domani... un pò perchè mi sono appena mangiata un pezzo di torta salata con gli spinaci, un pò perchè stasera sono ad un compleanno e la festeggiata ci offre da bere.
Cercherò lo stesso di essere felice, ora che ci sto riuscendo voglio che duri il più possibile.


DA
Colazione: Tè senza zucchero, 3 fragole (dovrebbero essere 30 kcal ogni 100g, non ho idea di qunto pesino tre fragole..), una fetta di ananas (60 kcal), un biscotto al cioccolato (100kcal)
Pranzo: /
Cena: Tè verde senza zucchero, tortino con spinaci (300kcal)
Totale 470 circa


mercoledì 24 aprile 2013

Motivation

Stamattina mi sono svegliata e ho pianto per un'ora di seguito.
La cosa strana è che in questo momento non ricordo neanche il perchè.

Non mi ricordo neanche quando è stata l'ultima volta che ho pianto... ultimamente sfogavo il dolore con altro dolore, mandavo via i momenti di confusione con tagli e lividi, e tutta la nebbia che mi circondava spariva. Detestavo piangere, è una cosa che ho sempre detestato. Ti svuota completamente, ti impedisce di riflettere, è inutile e debole.

Oggi invece è stato diverso, dopo essermi sfogata mi è piombata addosso una ventata di energia, mi sentivo carica, motivata, pronta a ricominciare, e così è stato. Ho deciso che non mi farò più abbattere da quel che mi succede, anche perchè il più delle volte mi demoralizzo per nulla. Andrò avanti senza cedere, continuando a dimagrire per arrivare finalmente ai 55 kg, e nessuno riuscirà più a ferirmi :)
Entro sabato raggiungerò il primo obiettivo, 58 kg.. è solo un kilo e mezzo da perdere, ce la farò! Sabato sera andrò a ballare e mi sentirò bellissima, riuscirò a divertirmi e a festeggiare con i miei amici.
Poi da domenicadi nuovo dieta e palestra.
Ce la farò, manca poco!

DA
Colazione: Tisana al finocchio (0)
Pranzo: Petto di pollo (80), mezza melanzana (circa 50... era alla griglia con solo prezzemolo)
Merenda: cioccolato fondente (80)
Cena: Tè senza zucchero, mezza mela (45)

Totale: 255 kcal

Palestra: bruciate circa 300 kcal (con un'ora di cardio pump)

Domattina entrerò nei 59.0 kg tondi :D



lunedì 22 aprile 2013

Fat(igue)

Avanti davvero, qual'è il problema?

Il solo pensiero di mangiare una brioche e un cappuccino mi fa rivoltare le budella, eppure non si può fare altrimenti, perchè comincerebbero a piovere le domande (Non mangi la brioche? Non ti va? Stai bene? No, voglio divorarla in tre morsi masticarla e sputartela addosso).
Sei in uni da venti minuti e già ti senti male, e pensi che questa è solo la colazione. Sarà così anche alle dieci per lo spuntino, all'una per il pranzo, alle tre per il caffè e alle cinque per la merenda. E tu a inventarti sempre appuntamenti immaginari, malanni improvvisi, milioni di scuse pur di non continuare a riempirti la bocca di cibo, e a chiederti come diavolo facciano le altre a mangiare continuamente senza pensieri, senza contare, senza sentirsi male.
Come fanno a pensare che io abbia bisogno di tutto quel cibo? Non riescono a vedere quanto sono grossa? O non se ne rendono conto o lo fanno apposta (pur di non rendersi conto che mangiano in continuazione e per sentirsi meno in colpa).

Non ce la faccio, davvero. se penso che potrebbe essere così sempre... ogni giorno della mia vita circondata da gente che non si fa gli affari suoi e si concentra su quello che non mangio io. E' faticoso. E' terribilmente faticoso, ed è troppo da sopportare. Vorrei stare a casa fino ad arrivare ad un peso normale, poi finalmente degnarmi di farmi vedere anche dagli altri, perchè per allora sarò bella :) Per allora potrò anche far vedere che mangio qualcosa, perchè nessuno potrebbe pensare che sono un'obesa che si strafoga.
Non so quale sia il problema vero. Tutto questo è solo un modo per reagire, ma non so a cosa.

DA
Colazione: cappuccino (80), brioche (160)
Pranzo: / 
Merenda: Tisana al finocchio (/)
Cena: 60g ceci (65), 30g fiocchi di latte (35), 30g tonno al naturale (35)
Totale 375.

Domattina analisi, poi palestra.


domenica 21 aprile 2013

Rules

“Prova a non farlo per tre giorni, poi voglio vedere in che stato sei!”
Non era un suggerimento in effetti, neanche una scommessa. Era un modo di dire, per farmi capire che sono drogata dal dolore, e se smettessi per qualche giorno sarei in uno stato pessimo.
Lo so che non era un suggerimento, però io ho deciso di provarci lo stesso.
“Posso farcela” mi sono detta “Posso stare tre giorni senza tagliarmi, non è un dramma”
E' vero, ce l'ho fatta, ma non è un risultato, per questo non voglio dirglielo. Sarebbe troppo facile andare da lui e dire “Visto? Avevi torto! Non sono in astinenza”. Lui sarebbe contento certo, e anzi probabilmente lo userebbe a suo vantaggio per farmi capire che non ne ho bisogno, perchè in tre giorni non sono impazzita, quindi la mia vittoria sarebbe debole.
 
Alla fine stanotte ho aspettato la mezzanotte per tagliarmi. E' una cosa stupida, quasi da bambini. Non ne avevo realmente bisogno, potevo aspettare anche un altro giorno, ma era come dare una dimostrazione a me stessa.
Hai detto tre giorni? Ne sono passati tre, ora è il quarto, puoi fare quello che vuoi.
E' come stabilire delle regole. Non si possono infrangere così, senza una ragione.
Come la regola di non mentirgli più. Il più delle volte mi dico “Ma che ti frega? Hai mentito tutta la vita, lo fai anche senza rendertene conto, allora perchè con lui è diverso?”
Non lo so. Lo giuro, la risposta non la so. Non credo sia perchè con lui non ci riesco, è troppo banale (e in più chi è lui per strapparmi di dosso il mio autocontrollo?), ma è una regola.
Una regola stupida, inutile, decisa non so per quale motivo, ma fatto sta che è così.
Il problema è che non posso dirgli tutto quello che dovrei, non è possibile. Perchè mi abbandonerebbe.
Perchè sarebbe troppo tutto questo da sopportare per qualunque amico, perchè non puoi dirgli come stanno le cose se lui in cuor suo pensa che tu stia guarendo, perchè non possiamo buttarci nel baratro per salvare qualcun'altro e nel frattempo morire.
Quindi ricorro a trucchetti stupidi. “Ti sei tagliata stamattina?” “No”, mi sono tagliata stanotte, non era mattina. “Hai mangiato qualcosa?” “Si”, un biscotto e una tazza di tè è qualcosa. 
Non so quanto possa durare prima che infranga qualche regola.
E' un gioco complicato, non posso far vincere tutti.

sabato 20 aprile 2013

Red like Blood

Ieri mattina sono arrivate per posta le mie analisi del sangue dall'AVIS (si, faccio la donatrice).
Per fortuna ero sola in casa e sono riuscita a nascondere la lettera prima che la vedessero i miei.
Anche quando stavo bene mia madre le apriva sempre, perchè i miei esami erano impeccabili e le faceva piacere leggere le analisi, che poi metteva tutte insieme in una cartellina verde vicino al suo computer.
Stavolta non le dirò che sono arrivate, spero che se ne dimentichi. Non posso fargliele vedere, perchè avrebbe la conferma dei numerosi dubbi che ha in questo periodo sul fatto che non voglio più mangiare.
La glicemia è sotto i 60, i trigliceridi non esistono, emoglobina al limite minimo, ferritina e creatinina sotto il minimo.
Per chi non se ne intende sono un film dell'orrore.
So che probabilmente per una ragazza con problemi alimentari le analisi del sangue sono l'ultimo dei problemi, ma questo non vale per me. Mi piace donare il sangue, mi piace essere una donatrice, pensare di poter fare del bene alle persone perdendo solo 10 minuti di tempo e 450 ml di sangue ogni sei mesi.
Ora vogliono che torni tra un mese per rifare le analisi e non so cosa fare.

Ogni tanto vorrei poter chiudere la porta della mia camera, rintanarmi nel letto sotto le coperte e stare lì finchè i giorni non si confondono tra loro. Non dover uscire di casa per affrontare la vita, perchè ho troppa paura di non riuscire, paura di dimostrare agli altri che, davvero, non sono niente di speciale.
Questa settimana la voglia di farlo è stata tanta, avrei voluto stare a casa e non andare in Uni, non vedere nessuno, non sentire nessuno, perchè sembra che qualunque cosa mi ferisca.
Ripensandoci adesso avrei fatto bene, perchè avrei evitato tanto brutte situazioni in cui non mi è piaciuto trovarmi; come ad esempio quando il mio compagno di uni ha guardato delle vecchie cicatrici sul braccio (quasi invisibili per chiunque, ma non per lui) e mi ha chiesto cosa fossero.
Con lui nessuna bugia può reggere.
La delusione che gli ho provocato è stata palpabile, dolorosa e terribile. Si è ripromesso di aiutarmi, ma io sono già pentita di averglielo detto, e vorrei cancellare tutto, vorrei tornare a mercoledì mattina e morire di caldo ma non togliermi quel maledetto maglione di dosso.
E' difficile spiegare cosa stai combinando quando tutto nella tua testa è così dannatamente confuso.
La domanda peggiore è "Perchè lo fai?"
Già, perchè? Qual'è il pensiero scatenante?
Sentirsi a disagio in qualunque momento della vita, che sia con amici o sconosciuti, sentirsi goffa e inguardabile nel proprio corpo, sentirsi di troppo anche nella propria testa, continuare a convincersi che così non va bene, che sono pensieri malati ma pensarli ugualmente; volere scomparire quando la gente ti guarda, o parla di te (anche per farti degli sciocchi complimenti), non sentirsi adeguate, vere, carine, intelligenti, perfette qualunque cosa succeda; avere la consapevolezza che non ha importanza quello che fai, non sarà mai abbastanza.
Allora la domanda giusta sarebbe: "Perchè no?"

domenica 14 aprile 2013

Here again. Naturally.

Alla fine ho ceduto.
Sono stata senza un blog per circa 4 anni, da quanto cioè hanno chiuso l'altro sito. Da allora ho vissuto di diari, o per meglio dire di quaderni, e per qualche tempo sono stata anche bene. Ma se torno qui, su internet, per sfogarmi... effettivamente qualcosa è cambiato.
Sono una ragazza di 21 anni compiuti, faccio l'università, vivo con la mia famiglia nella mia città natale, la sera esco con gli amici.
Leggo molto, anche fanfiction su vari siti, ascolto tanta musica, suono il violino.
Nel tempo libero vado in palestra (almeno, se riesco, 4 volte la settimana), giro con la bici, disegno e ora ho aperto un blog.
Ho aperto un blog, ancora, e mi sto chiedendo perchè.
Perchè da qualche mese sono tornata ad essere esattamente quella di quattro anni fa, e voglio sfogarmi qui. Si, anche se non servirà, anche se nessuno leggerà e anche se potrebbe sembrare un'idea stupida, perchè non avrei il tempo per farlo.

Quindi, eccomi ancora. Vediamo se questa novità potrà portare buoni frutti.