martedì 28 maggio 2013

We've pratically reached rock bottom

Arrivi ad un certo punto che non puoi far altro che fermarti. Qualcosa ti ha portato fin lì ma non sai neanche come, così invece di avanzare ancora senza motivo ti fermi e rifletti. Ti guardi intorno e non riconosci niente; ripensi a tutto ciò che hai passato che ti ha portato lì, ma come se fosse la vita di qualcun altro, come se l'avessi letto in un libro e non ti ricordassi bene la trama.
Quando ti fermi è solo perché hai toccato il fondo.
Giovedì è stata la mia giornata di stop, e tutto quello che è successo è stato il mio fondo. Non ho ne voglia ne intenzione di entrare nel dettaglio, tutto quello che so è che ero triste, terribilmente. 
È stato come sentire una corda rompersi: una cosa di un attimo che ha un milione di conseguenze.
Adesso non si tratta di peso, di cibo, di tagli, di calorie, di vomito. Adesso è solo un cercare di stare a galla.

mercoledì 22 maggio 2013

That's not enough

Non abbastanza.
Non valgo abbastanza, altrimenti mi scriverebbe, mi chiederebbe come sto, passerebbe del tempo con me. Se volesse passare del tempo con me, molto semplicemente passerebbe del tempo con me, e non continuerebbe a ripetere che vuole farlo. Non valgo il tempo che sprecherebbe in mia compagnia, non valgo il suo impegno, la sua energia, i suoi pensieri. Non sono semplicemente abbastanza. Qualunque altra ragazza avrebbe la sua piena attenzione, lui ci penserebbe, le scriverebbe e aspetterebbe sue notizie. Mi ricorda tanto quel libro "La verità è che non gli piaci abbastanza". Abbastanza. Sei carina, simpatica, carismatica. Ma non abbastanza. 
Il peso che ho perso non è abbastanza, altrimenti non mi sentirei ogni secondo che passo in cucina sempre più grassa. 10 chili persi in sei mesi e me li sento comunque tutti addosso. Un solo pezzo di pane mi fa stare male, quando poi diventa un panino intero (165) vorrei davvero prendermi a schiaffi. O tagliarmi. Quanti tagli potrebbero bastare? Uno forse, è tanto che non lo faccio. Ma anche dieci non sarebbe male. Niente più tagli, non posso, cominciano a vedersi. Vorrei fare quello che mi pare col mio corpo, senza che nessuno giudichi.
I sacrifici che faccio non sono abbastanza, perchè quando ci penso non mi sembrano sacrifici degni. Avevo detto digiuno e ho mangiato lo stesso. Non conta quante poche calorie siano, le hai mangiate comunque (avevi detto digiuno completo).
Il tempo che dedico allo studio non è abbastanza, perchè nella mia testa sembra non ci sia spazio per altro. Solo cibo, solo numeri. Conti, calorie, ore di palestra, digiuno, peso, obiettivi, ore da quando mi ha scritto. Non c'è spazio per niente.
Voglio spegnere tutto, smetterla di pensare a quanto sia difficile, smettere di preoccuparmi, di pensare a cosa gli altri pensano, di chiedermi quanto valgo, di chiedermi se sono importante (nonabbastanzanonabbastanzanonabbastanza).
Aaaah... accidenti.

martedì 21 maggio 2013

Happiness... So close

Ho sforato. Domani palestra doppia, tripla, e senza pranzo, solo cena (perchè obbligata a farla a casa) oppure in palestra anche all'ora di cena, e passerò la giornata in biblioteca a studiare, perchè giovedì sono a pranzo in università e non posso non mangiare.
Ora che ci sono così vicino non voglio rovinare tutto, non voglio!
Un 57,5... è solo un etto, entro domani sera devo farcela, e magari giovedì sarò a 57... un chilo non è niente. Devo solo non mangiare, riempirmi d'acqua e aspettare che scenda, e la giornata è passata.

57.57.57.57.57.57.57.57.57.57.

Questo post non ha senso, ma sono sconvolta. Domani avrò qualcosa di meglio da dire (spero).

Happiness

57,6.
Mi sento come di volerlo urlare al mondo intero.
Ho effettivamente raggiunto e superato il mio primo obiettivo, e adesso voglio una strada solo in discesa. Ieri ho cominciato un'altra volta l'ABC diet, ho consumato 450 kcal, ne ho bruciate 300 in palestra. Oggi me ne spettano sempre 500

DA di oggi:
Colazione: una fetta biscottata (40)
Pranzo: misto verdure bollite e grigliate (120), 50g lenticchie (50), una fresa piccola (100)

Totale 310 kcal più la cena.

E dire che mi sento anche di mangiare normalmente, o più di quanto dovrei, ma i miei conti sono giusti. Il mio obiettivo di questa settimana è cercare di consumare le calorie richieste dalla dieta, non di meno (e sicuramente non di piu!)

Riaggiorno più tardi.

domenica 19 maggio 2013

But if you close your eyes

La domanda che mi sto facendo oggi è: cosa sei disposta a perdere?
E' da martedì che mangio. Magari non tanto, nessuna abbuffata da seimila kcal, ma mangio come una persona normale farebbe. Colazione con tè e biscotti, oppure una mela, pranzo con pollo e verdure, pane e patate; in più forse un gelato, una ciotola di popcorn con un film la sera.
Risultato: concentrazione, energia, apparente benessere, memoria.
No, così sarebbe troppo facile. Davvero troppo facile.
In verità lo so, il digiuno prolungato abbassa la glicemia, la glicemia è il livello di zucchero nel sangue, se non ce n'è abbastanza il fegato rompe glicogeno e ne manda in circolo un pò per riequilibrare l'organismo, e se scarseggiano le risorse il cervello è il primo a risentirne, perchè non ha riserve di zuccheri a cui attingere.
Però allora perchè mi sento più presente a me stessa quando non mangio? Mi sento più viva, più attenta, come se si diradasse una nebbia nella mia testa.
Mangio e mi concentro più facilmente, ma i sensi di colpa mi distolgono da qualunque attività. 
Non mangio e non ho la forza per fare nulla, ma mi sento più presente.
Quindi, cosa sei disposta a perdere?

Una volta, quando i miei problemi alimentari erano sopiti, in quei quattro anni di pausa da quando ho deciso che vomitare non era la soluzione, mi piaceva studiare. Mi sedevo alla scrivania e studiavo, un pò per necessità è vero... ma non mi pesava affatto.
Ora mi siedo alla scrivania e non ho voglia di aprire neanche un libro, penso di avere tempo, che piuttosto potrei rendere la giornata più utile con un giro in bici, o andando a fare una corsa, uscendo di casa senza soldi, così non posso mangiare.
Vorrei avere tutto. Vorrei andare a lezione, riuscire a studiare, andare in palestra, non sentirmi brutta o ridicola se siamo io e lui da soli, uscire, suonare, leggere, disegnare, scrivere. E nel frattempo dimagrire, riuscire a non mangiare, contare le calorie, vedere i jeans andarmi larghi, le cosce che si assottigliano, le costole che sporgono.
Forse per qualcuna la risposta sarà facile, cosa sei disposta a perdere?, e già sì, ha tutto lì davanti agli occhi, nessun dubbio la può distogliere da cosa vuole davvero.
Io però ancora non lo so, non so cosa sono disposta a perdere. Scegliere è la cosa più difficile.
Ma se chiudi gli occhi... non lo so, forse la risposta arriverà da sola.

mercoledì 15 maggio 2013

Bach

Questi giorni sono stati disastrosi.
Sabato mi hanno chiamato per suonare in un concerto che si teneva nella mia città questa sera, quindi ho passato quattro giorni di fuoco tra studio, prove e università. Sono quattro giorni che sto fuori casa più di 16 ore, quattro giorni che dormo ai minimi storici e continuo a prendere treni avanti e indietro, tre giorni che non mangio, ma stasera non ce l'ho fatta. Come ricompensa (oltre al fatto che poi ci pagano) ci hanno offerto la pizza a fine concerto. Ero già pronta a declinare, a dire che ero stanca, che dovevo alzarmi presto, ma non ce l'ho fatta... avevo fame da star male.
Ho mangiato una pizza intera.
Ho mangiato una pizza intera con morsi da bisonte.
Quando io ne avevo già finita mezza gli altri erano alla prima fetta.
La cosa più sconvolgente è che dopo non ero piena, nè sazia come avrei pensato di essere. Stavo bene, nessuna sensazione di gonfiore, nessun senso di pensantezza...
Stamattina ero ancora 58.1, chissà domani?
Magari questa botta mi farà bene, dopo lo shock iniziale, ricomincerà a farmi perdere peso in fretta.
Devo arrivare a 57.

Tra cinque ore devo alzarmi di nuovo per andare in università, e starò fuori casa di nuovo fino a sera.
Sono davvero stanca, non riesco neanche a pensarci. Dovrei anche rimanere a dormire fuori casa, ma chi ne ha la forza?
Voglio dormire... e tutto quello che riesco a concepire è Bach, che mi risuona nella testa senza soluzione di continuità. Bach, concerto per due violini e orchestra in Re minore, Allegro, Adagio ma non troppo, Allegro.
Me lo sentirò suonare nella testa per tutta la vita. Non posso sentirlo così nitido solo perchè scompaia domattina, non avrebbe senso.

sabato 11 maggio 2013

Loathing

Schifo. Faccio schifo.
Lo so, probabilmente sono monotona, passo da giornate di orgoglio a giornate di depressione. Quindi giornate di digiuno a giornate di abbuffate. Perfetto.
Digiunare dopo le abbuffate è diventato difficile, il mio stomaco si è dilatato parecchio dopo tre giorni, resistere è dura, terribilmente.
Lo so che per ottenere ciò che più vuoi la strada da percorrere è faticosa, che bisogna essere forti e costanti, ma oggi mi sono arresa, e adesso non so più cosa aspettarmi.

Nothing change at all

Ieri mattina 58,1. La mia soddisfazione: impalpabile.
Insomma, ero contenta: mi sentivo più magra, aggraziata, leggera. Ma subito poi ho cominciato a pensare che si può fare di più. 
58 58 58. Già come numero è così tondo e grasso, ti riempie la bocca: otto. Sette è molto meglio, più secco, asciutto. Cinque poi sarebbe simmetrico.
Peccato che oggi ho rovinato tutto.
Le giornate di pioggia portano ad abbuffate incontrollabili, oggi non mi sono fermata un attimo, pur essendo consapevole di quanto stupida fossi a rovinare tutti questi buoni risultati. 
Biscotti, pasta, pane, gelato, cioccolato, grissini, gorgonzola, fagiolini, pollo, biscotti, caffè con latte, zucchero di canna, caramelle, amo i biscotti. odio i biscotti. I biscotti mi fanno ingrassare.
E mia non mi vuole. O forse sono io che non la voglio più, perchè mi fa molta più paura di ana. 
Ieri dopo il pranzo con i compagni di uni sono andata in bagno a vomitare, ma non sono riuscita a tirar fuori quasi nulla. Quel poco che è tornato su comunque mi ha provocato una brutta escoriazione nelle gengive, come se mi fossi scottata. Così oggi non ci ho neanche provato. Ho mangiato ben sapendo che non avrei vomitato, non è da stupidi?
Ieri sera ero così spaventata che ho deciso di limitarmi anche con i tagli. Sapere di non potersi più punire è come dare il permesso alle abbuffate, che nervi.
Dovrei essere più sconvolta, in realtà non lo sono. Domattina vedrò quanto sarà grave, e rimedierò. 

Devo solo essere forte, è davvero importante, e ce la farò.

Mia madre crede che io sia ancora a 61. Ogni tanto mi chiede "Quanto pesi adesso?", io fingo di essere scandalizzata, le rispondo che non sono cambiata di peso, e lei non mi dice nulla. Prima fa proclami a gran voce, mi fa discorsi sul mangiare sano, sul fatto che le ragazze magre non piacciono agli uomini, poi quando siamo sole mi guarda e mi chiede come fare a perdere qualche chilo.
Mio padre mi chiede dove voglio arrivare. Strano, gli obiettivi per me non sono traguardi, sono gradini. Ogni volta che gli dico un obiettivo nuovo lui mi risponde "Si, poi basta". Me l'ha già detto due volte, non penso ci creda davvero neanche lui.
Amiche che non vedo da mesi mi incontrano per strada e mi chiedono se mangio.
Ragazzi incontrati solo per caso un paio di volte ci provano con me.
Compagne di università vengono da me a lamentarsi che sono grasse, e che si sono messe a dieta.
Io li guardo tutti, ma è come se non li vedessi.
Voglio solo vedere 57. E dovrò farcela senza la distrazione dei tagli, sarà la mia prova più grande.

mercoledì 8 maggio 2013

Hope

Stamattina pesavo già 800 g in meno, dopo lo stretto digiuno di ieri.
Oggi ho seguito il DA, ho mangiato metà  verdura a pranzo (41) e l'altra metà a cena (41) insieme a 50g di persico (38) e 30g di pane (80).
200 kcal. Tonde tonde.
Bruciate sicuramente con 40 minuti di cardio pump, e venti di bicicletta.
Finalmente qualcosa comincia a girare per il verso giusto.
Domani sono a pranzo con i miei compagni di uni, all you can eat stile giapponese. E alle sette aperitivo con un'altra ragazza in un museo. Yuppi. Spero siano tutti troppo impegnati ad abbuffarsi per fare caso a me. Altrimenti penso che mi visiterà mia. Detesto ricorrere a questo, e non lo faccio mai, ma devo pur sopravvivere.
Entro sabato 57.
57.57.57.57.57.57.57.57.57.

Again

Oggi ancora tagli. Tre sul polso, due poco sotto l'ascella. Con quelli di lunedì sono a quota otto (quelli rimarginati non li conto neanche più). Temo che domani lo farò ancora... forse la paura che qualcuno se ne accorga sarà l'unica cosa capace di fermarmi.
Devo perdere 3 chili entro sabato, perchè faccio schifo.
Stamattina la bilancia mi ha fatto prendere un colpo al cuore, da 58,5 di sabato mattina prima della partenza sono arrivata (in soli due giorni) a 59.9. Un chilo e mezzo. Un chilo e mezzo di sacrifici buttato nel cesso.
Mi sono odiata, profondamente, volevo sparire, rintanarmi nella mia camera e non mangiare. Invece ho messo i jeans più stretti che avevo, solo a guardarmi mi sentivo una grassa balena, e sono andata in università. In ogni momento mi sentivo a disagio per quanto ero ingrassata, e ha fatto effetto! Sono riuscita a mantenere il digiuno completo (Solo tè verde non zuccherato da un termos) fino alle 18 (23 ore dall'ultimo pasto). Che orgoglio ho provato.


Il DA di domani sarà così:
Colazione: /
Pranzo: Carciofi, cavolini di Bruxelles, fagiolini; tutto bollito senza olio, solo sale, prezzemolo e aglio. (totale 82)
Merenda: /
Cena: meno di 100 kcal, da bruciare in palestra con cardio pump

Sabato arriverò a 57. Giusto per ricordarmi che sono io che comando.

lunedì 6 maggio 2013

Stop

Adesso BASTA.
Questo weekend è stato disastroso, ho mangiato continuamente ad ogni ora del giorno, non ho saltato neanche un pasto e temo di essere ingrassata; stamattina dopo aver messo i jeans sembravo un'orrida obesa.
Ho sinceramente paura di pesarmi domattina, tanta che stasera passerò un paio d'ore in palestra a distruggermi, e da domani di nuovo digiuno.
Non voglio tornare ai 60, non tornerò ai 60.

Oggi mi sono tagliata durante una lezione in università. Non lo facevo da due settimane, non avevo dietro il mio astuccio, e anzi pensavo di non averne più bisogno; invece oggi non ce la facevo più, ad un certo punto mi sono messa a svitare il temperino sotto il banco pur di farlo, e mi sono tagliata mentre il professore spiegava. Avevo il cuore in gola, mi batteva a più non posso... ma che sensazione magnifica ho provato.
Odio tagliarmi, perchè odio stare male.
Non voglio più soffrire, non voglio pù mangiare.

venerdì 3 maggio 2013

Absent-minded

58,7. Non lo segno però sui progressi, perchè credo che nel weekend tornerà un bel 59.

Domani parto per Ravenna, a trovare Pepe. Spero non mi faccia troppe fisime sul cibo, e che mi lasci saltare qualche pasto in pace, perchè lunedì devo essere magrissima.
Lunedì ricominciano le lezioni in università; abbiamo fatto una pausa di due settimane, nelle quali ho perso più di due chili, e voglio che tutti se ne accorgano, soprattutto L.
L è quello a cui ho detto che mi taglio, per intendersi, quello del post "Rules" che credeva fossi drogata dal dolore (tra l'altro non mi taglio da due settimane, il motivo principale è che le cicatrici cominciano a vedersi distintamente, così o trovo un punto migliore dove tagliarmi o aspetto per vedere se tra qualche giorno la situazione migliora).
Oggi sono stata così presa dai preparativi per la partenza che non ho dovuto neanche distrarmi per non pensare al cibo (il segreto è solo questo alla fine), tuttavia ho costumato la bellezza di 600 kcal tra pranzo e cena. Lo so che l'altro ieri stavo per spararmi per più di 800, però oggi non mi importa, 600 va bene; anche se non ho bruciato con la palestra ho fatto dei giri in bici, poi la valigia, poi ho preparato dei biscotti... mi sono tenuta attiva.
In più salterò il pranzo sia domani sia lunedì. Domenica si vedrà... se c'è bel tempo andiamo al mare, e potremo portarci della frutta :) Spero ci sia il sole... ho proprio voglia di mare quest'anno.
Questo post non sta seguendo nessun filo logico, ma è così che mi sento stasera: con mille cose da dire, niente di serio da raccontare e tante piccole cose che rimbalzano ovunque nella testa.

Sono piuttosto assente, ma il sonno non arriva.

giovedì 2 maggio 2013

Goal... so close.

Sono riuscita ad arrivare all'ora di cena avendo consumato solo 120 kcal. (1 biscotto: 50, 25g pane: 70).
Sono molto soddisfatta di come mi sono comportata oggi, e se anche a cena non ho potuto digiunare (trota salmonata: non più di 100g - 145, fagiolini: non più di 100g - 34) il totale della giornata è comunque sui 300 (299 totali).
Oggi ho saltato il pranzo come avevo prestabilito, ho detto a mia madre che mangiavo fuori, invece ho passato un'ora in palestra (bruciate circa 250 kcal).

Nel pomeriggio siamo dovute andare dalla nonna per aiutarla a fare la spesa; quello credo sia stato il colpo più difficile da sopportare. Passavo nelle corsie stracolme di cibo e sentivo le pupille dilatarsi, cominciavo ad ansimare e a pensare a quanto dovevano essere croccanti quei biscotti, dolci quei cioccolatini, morbide quelle brioche, e il mio stomaco brontolava come non mai.
Penso di non aver mai patito così tanto la fame come oggi in quel supermercato.
Ho cominciato a mordermi l'interno della guancia senza neanche farci caso, e ho lasciato correre tranquillamente l'immaginazione: ogni cibo che vedevo lo mangiavo, lo divoravo in pochi morsi, mi riempivo la bocca di dolci, pane, carne, biscotti, gelati, patatine, pasticcini, intere torte, brick di succhi; poi lenticchie, ceci, tonno, olive, pistacchi, mandorle, pinoli, noci, nocciole... non concepivo la sazietà.
Stranamente tutto questo mi ha fatto sentire meglio, ad un certo punto avevo anche la nausea da tutto quel cibo, ma il mio corpo non ne voleva sapere di sentirsi meglio, così nel tragitto verso casa ho preferito non guidare.

Il problema è che lo so.
So che fa male, so che sta rallentando il mio metabolismo, so che al prossimo morso di dolce potrei prendere venti chili tutti insieme, so che il mio organismo non può reggere, so che il digiuno non fa bene al fegato, all'intestino, ai reni, al cervello.
So anche che sono grassa, stupida e inutile. So anche che tutto lo spazio che occupo non lo merito. So che se dovessi arrivare a 58 kg potrei sentire una ventata di felicità unica, di quelle che non sento da un sacco di tempo. E allora i 55 kg non mi sembrerebbero poi così lontani.
Non è per sempre, devo solo ottenere quello che voglio, poi potrò smettere.

Goal

Ufficialmente meno un kilo all'Obiettivo Numero 1.
Ce la posso fare.
Oggi niente pranzo, se riesco niente cena.
Riaggiornerò più tardi.