domenica 23 giugno 2013

Happiness... actually

57.5, ieri mattina.
Mi sono messa a ballare nel mezzo della stanza (fortuna che ero sola).
Finalmente una buona notizia, nonostante i disastri della settimana scorsa riesco ancora a mantenere il controllo sulla mia vita.

Tutti intorno a me pensano che ormai il momento critico odioilcibononvogliomangiare sia passato, e solo perchè per due o tre settimane ho mangiato normalmente, almeno quando non ero sola. Così adesso sono tutti più felici, comprensivi, tranquilli... non si spaventano più come prima quando dico "stasera non mangio, mi sento un pò gonfia", anzi mi rispondono che si, anche loro in effetti hanno mangiato troppo a pranzo; se faccio un giorno di digiuno liquido mia madre mi prepara i frullati o il tè, se ho le mie cose mio padre torna dal supermercato con lo yogurt-gelato, non con la nutella. E' una situazione così rilassata e felice che da un momento all'altro svanirà, ma non fa nulla.
Penso di aver raggiunto il peso di mia sorella. Lei è sempre stata più magra e asciutta di me... io sono sempre stata la 'sorellapienotta'. Ma ora non più, siamo quasi uguali. Io ho le ossa un pò più grosse, e i fianchi larghi, ma non ha importanza (anche perchè sono cose che non posso cambiare), perchè ora per strada la gente non ci distingue in base al peso.
Sto scoprendo poco per volta che quando prendi le cose con filosofia riesci ad essere più felice. Lo so, lo sto scrivendo solo perchè adesso sono particolarmente rilassata e felice (in gran parte per quel numero sulla bilancia, lo ammetto) e quindi tutto mi sembra più facile e accessibile. Però è un esercizio mentale, ci sto provando poco per volta, e chissà che magari un giorno non mi riuscirà sempre.

Prima di tutto voglio cercare di eliminare tutti i pensieri deleteri per la mia salute mentale, così facendo non rischio di cadere nel tranello di abbuffate incontrollate. Se sono rilassata e felice difficilmente mi piazzo davanti al frigorifero. Così facendo potrò perdere questo mezzo chilo e raggiungere il mio secondo obiettivo. Poi un passo per volta arriverò alla meta.

sabato 22 giugno 2013

What a Waste

Queesto post l'ho scritto domenica, non l'avevo ancora postato:

17/6/2013
Giornate da buttare, in tutto e per tutto. Cibo in continuazione, abbuffate, zero pensieri, zero concentrazione. Anche per scrivere questo post ci sto mettendo una vita, è che non ho voglia di fare nulla.
Domani ho un esame, non ho ancora cominciato a studiare, oggi sono via tutta la giornata e non avrò tempo. L'unica cosa che sono riuscita a fare bene in questi giorni è stato mangiare.
Cibocibocibocibocibocibo. Non ce la faccio più. Sono tornata a 59, più ci penso più mi viene da piangere, o da picchiarmi.

Oggi mio padre è tornato dall'edicola con un giornale per me; sulla copertina della rivista c'è scritto "Perdi cinque chili" e altre frasi come "bevi 10 bicchieri al giorno", "Riattivi l'intestino, plachi la fame" eccetera. Mentre provavo a studiare per domani è entrato tutto tranquillo e me l'ha messo davanti al naso, sopra i libri, senza dire una parola. "Guarda cosa ti ho preso" mi fa prima di uscire dalla camera.
Io basita. Ho cominciato a leggere il giornale e ho perso un'ora di possibile studio. Ho cominciato a sentirmi grassa e cercavo consigli su come rimediare. Ho cominciato a pensare che cinque chili in meno vorrebbe dire arrivare a 54. Non male come obiettivo.

Strano. Strano come i miei genitori reagiscano alle mie fisime alimentari.

martedì 11 giugno 2013

A New Beginning

Da oggi si ricomincia. Di nuovo ABC Diet, di nuovo obiettivi e digiuno. Basta pause, basta scuse.
Devo essere bellissima, devo essere magra.

sabato 8 giugno 2013

Well, I have a food problem.

Non sono una persona dai mille pregi, tutt'altro. Sono una ragazza imperfetta sotto tantissimi aspetti, che fa un sacco di errori e non sa gestire la sua vita.
Ho un problema alimentare. Ho un problema di autostima. Ho problemi di fiducia e di sensibilità verso gli altri.
Si, lo ammetto, ho un problema alimentare, non faccio nessuna fatica a dirmelo in faccia. Non trovo scuse penose (almeno non con me stessa) tipo che devo mangiare poco per allergie, per salute, per metabolismo, incontinenza, problemi di stomaco, intestinali, renali, cerebrali. Non voglio mangiare perchè mi vedo perennemente grassa. Ammesso.
Strano come inizio di un post, ma questa consapevolezza è un buon punto di partenza.

L'unica cosa che so fare (e lo scrivo, lo ammetto, con un sacco di orgoglio) è mantenere la parola data. Anche senza parlare di promesse o giuramenti, anche nelle cose più semplici.
"Adesso basta mangiare le unghie". Dopo una settimana sono già lunghe più del doppio.
"Questo weekend passo a trovarti". Prendo gelato e nutella e ci troviamo per chiacchierare del più e del meno.
"Basta sigarette". Il giorno dopo non sento neanche più lo stimolo.
"Non farò più tagli per un pò". L'ultimo risale a due settimane fa.
Non faccio mai promesse strampalate, e non dico mai cose a caso. Se faccio una promessa la mantengo, punto. Per questo pondero bene prima di farla. Ce la posso fare? Mi mancherà? E se avessi una ricaduta?
Si, no, no. Allora va bene, lo faccio.
Non mi sono mai detta che avrei smesso di contare le calorie, per fare un esempio, nè che avrei ricominciato a mangiare normalmente. Magari lo faccio, per qualche giorno, per un weekend, per una settimana, ma lo so che non durerà, perciò non mi impongo di farlo.
Per assurdo ho sempre pensato che sia una cosa normale, pensieri logici e attuabili.
Per questo quando qualcuno che mi rende partecipe di un suo obiettivo sono sempre sicura che ce la possa fare. Per questo quando mi trovo a capire che non ci sta nemmeno provando rimango delusa.
"Adesso smetto di fumare". La settimana dopo compra le sigarette davanti a te.
"Questo weekend ci vediamo". Si ripresenta il lunedì raccontandoti del suo sabato sera.
"Mi manchi". Non ti scrive per giorni.
Delusione, perenne delusione. E non puoi fare niente, più che dire "Ma non avevi detto che..." e passi per la rompiballe piena di principi morali.

Sento di stare facendo passi avanti con la concezione che ho di me. Questa settimana non mi sono sentita mai completamente sopraffatta dal desiderio di non mangiare, e il cibo non era sempre al centro dei miei pensieri.
Così sono ferma a 58.
Voglio ancora arrivare a 57, assolutamente, ma mi sto come prendendo una pausa.