domenica 11 aprile 2021

Imposter

Da agosto 2020 ho trovato un lavoro e mi sono trasferita in Germania. Ho ottenuto una posizione di dottorato in un'università prestigiosa dove faccio una ricerca rivoluzionaria. I miei genitori sono over the moon dalla felicità, i miei compagni di università invidiosi e basiti, i miei ex professori orgogliosi e tronfi.

La verità è che la borsa che ho vinto era di un'altra ragazza che ha mollato dopo un anno. Dovevano trovare qualcuno che coprisse questo buco entro pochi giorni, e solo poche persone hanno risposto all'annuncio lampo. E hanno preso me perchè il mio capo conosce il mio ex capo.

Quindi sono solo un rimpiazzo che fa un lavoro che non capisce al meglio delle sue possibilità ovvero da schifo.
Dopo quasi nove mesi di lavoro mi sento persa come nella prima settimana. E man mano che vado avanti le scuse per la mia inadeguatezza si assottigliano sempre di più. Il mio capo mi ha giustificato fin troppo a lungo e tremo all'idea che arrivi il giorno in cui non ci saranno più scuse. 

Io giuro che ogni giorno mi chiedo cosa diavolo mi abbia spinto a inseguire il mio sogno nel cassetto, solo per scoprire di non essere all'altezza. Quasi avrei preferito continuare ad immaginarlo.

La mia strizzacervelli direbbe che il nuovo lavoro, la nuova situazione, la nuova vita mi provocano ansia e che devo solo convivere con le nuove sensazioni che tutte queste novità mi provocano. Il terrore di scoprire di non meritare il successo ottenuto è solo una reazione giustificata a questi eventi.

In realtà sono solo una scimmia senza pelo che batte le dita su una tastiera e non capisce che cosa sta facendo.



Sto seriamente riflettendo se aprire un nuovo blog o continuare su questo. So di essere rimasta assente troppo a lungo, probabilmente nessuno segue più, e io ho perso ogni aggiornamento dai blog che seguivo. Ho bisogno di tornare a scrivere qui per mettere ordine alla mia vita, anche se mi sento stupida solo a pensarci.


Aggiornerò presto

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