venerdì 24 gennaio 2014

Like an epiphany (or brain haemorrhage)

La concentrazione oggi è ai minimi storici.
Sono tornata da due giorni a casa dai miei e non me ne sto rendendo ancora conto.
Stamattina sono andata all'avis per donare (il plasma, non è ancora passato il periodo minimo per il sangue completo) e ho speso lì più di due ore. La dottoressa "mi ha visto pallida" e ha deciso di farmi un emocromo straordinario (non necessario in realtà, ma chi sono io per discutere con un medico?). L'emoglobina aveva i valori che mi aspettavo, sicuramente non molto approvati, e la pressione era sui 105-70. E dire che avevo anche fatto colazione per la gioia della donna (così non poteva lamentarsi della mia magrezza. Non che ci fosse questo pericolo). Il dolore dell'ago nel mio braccio per più di mezz'ora è stato stranamente rinvigorente. Non indulgo in atti autolesionistici da tanto tempo, per fortuna. Ma certe sensazioni di benessere dovute al dolore sono difficili da eradicare. E' stato un momento catartico, mi sono sentita decisamente meglio dopo (giramenti di testa e difficoltà a focalizzare a parte); forse ha a che fare anche con la donazione in sè: molti esperti dicono che donare il sangue fa bene, non solo all'organismo ma anche alla psiche e al subconscio. Nessuno dà come motivazione il dolore come momento liberatorio, forse è solo una mia impressione.
Poi sono venuta in biblioteca, quella storica, dove ho passato interminabili ore di studio e di compagnia con le amiche del liceo; Non ho fatto altro che sentire musica e guardare fuori dalla finestra il sole che illuminava le piante e le case, preda dei più inquietanti e devastanti deja-vù che una mente umana può concepire.
E' stato come un'epifania (o un'emorragia cerebrale).
Comincerò a rendermi conto del significato della parola casa stasera forse, almeno ci spero. Sono qui da tre giorni e ancora non mi sto abituando (ogni mattina mi sveglio e penso di essere altrove).
E' tutto il giorno che cerco, anche se non con molta insistenza, di studiare fisiologia; proprio non mi riesce, ed è anche abbastanza prevedibile. Per oggi non mi importa. Domani farò anche la parte di oggi (per forza, l'esame non è così lontano).
Però una buona novità c'è, ho trovato una buonissima offerta per una palestra, ed entro stasera comprerò il coupon, così dai primi di febbraio potrò andare ad allenarmi.
L'idea della palestra mi ronza in mente da qualche settimana, ma il problema "soldi" mi ha sempre bloccato sul nascere; questa offerta arriva proprio al momento giusto. In realtà userò gli ultimi soldi che mi sono rimasti, e fino a metà febbraio dovrò cavarmela con praticamente nulla (nel conto mi saranno rimasti nove euro), ma non sono particolarmente preoccupata: passerò molto tempo a casa dei miei, dato che le lezioni sono finite e ho solo esami per ora.

Strano come sto usando questo blog. E' sempre stato un posto dove mettere ordine ai miei pensieri, ma questo scopo non l'ho mai sentito bene come adesso. Sembra che mettere le cose nero su bianco le renda irrimediabilmente più vere, più vive; così non mi stupisco affatto quando dopo che ho scritto qui tutto ciò che è dentro la mia testa abbia un suo posto stabilito.

Dieta.. beh. Non lo so. Ho perso due chili in dieci giorni. Speravo di più e pensavo di meno; avrei preferito arrivare a pesare molto meno prima di cominciare la palestra.

Domattina torno in biblioteca e spero che la mia epifania si sia esarita, così riuscirò a studiare e a recuperare il tempo perso oggi.

8 commenti:

  1. D: Fisiologia, la sto studiando anche io e comprendo più che bene la mancanza di concentrazione, in questo momento son proprio così D:

    Non avevo mai visto da quel punto di vista la donazione del sangue, sarà che l'ago non mi ha mai fatto particolarmente male... Però ora m'è venuta voglia di andare a fare una buona azione! :)

    E' sempre strano ritrovarsi a "casa propria", perché più passa il tempo più ci sente estranei ad essa... Ma alla fine dopo un po' ci si riabitua!

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    1. L'ago del prelievo classico dell'ospedale non è lo stesso di quello per la donazione. Se si è in salute io consiglio sempre di andare a donare all'avis. Innanzitutto ti fanno tutti gli esami gratuitamente, e ti tengono sotto controllo medico; in più come ho detto prima donare fa bene, un riciclo di sangue ogni tanto è necessario per stare meglio, senza contare che donare crea veramente dipendenza: non ho mai sentito nessuno che abbia donato solo una volta... quando provi non torni più indietro. Le considerazioni sul dolore sono solo mie (per fortuna) ma non sono stupide da fare. Quando ho provato a spiegare a mia madre che ero contenta di andare finalmente a donare mi ha chiesto "Perchè vai in cerca di punizioni?" (riferendosi al dolore dell'ago). Io non la vedo come una punizione, ma come una liberazione. Donare mi fa stare meglio, penso che questo lei (e tanti altri) non lo capisca(no). Vedono solo il dolore superficiale e non si soffermano su tutto il resto.
      Non so neanche perchè ne sto parlando e se sono riuscita a spiegarmi. Sicuramente meglio questo dei tagli.

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    2. sì sì lo so l'ho già donato xD però è passato un po' di tempo ormai! tra l'altro posso donare solo il plasma, emoglobina troppo bassa T_T

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  2. Ciao cara! Che bello donare il sangue, è un gesto molto altruista! E' che io sono troppo agofobica, sennò lo farei ><

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  3. sono anni che mi riprometto di andare a donare il sangue ma credo che per ora la mia paura folle per i dottori la faccia ancora da padrona, anche se so che poi mi sentirei molto più in pace :)
    per il tornare a casa ti capisco benissimo, io quando torno non capisco nulla per giorni e poi quando mi abituo è già ora di ripartire.. ahah

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  4. Io avrei paura a donare il sangue, ho sempre odiato i prelievi. Ma cosa studi? Stai all'università? Sono felice x i 2 kg :) li hai persi in un tempo ragionevole

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  5. E' comprensibile che tu faccia fatica a concentrarti ogni tanto, nessuno è perfetto nemmeno in questo. E comunque a volte delle giornate tranquille sono indispensabile per rendere meglio dopo. Anche il cervello ha bisogno di una pausa ogni tanto, ecco. :)
    Io non ho mai donato il sangue (anche se vorrei), ma ti capisco per la questione ago nel braccio-piacere. Quando faccio i prelievi sanguigni, non vedo l'ora che mi conficchino l'ago nella vena. Bah!
    Un bacione <3

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