domenica 19 maggio 2013

But if you close your eyes

La domanda che mi sto facendo oggi è: cosa sei disposta a perdere?
E' da martedì che mangio. Magari non tanto, nessuna abbuffata da seimila kcal, ma mangio come una persona normale farebbe. Colazione con tè e biscotti, oppure una mela, pranzo con pollo e verdure, pane e patate; in più forse un gelato, una ciotola di popcorn con un film la sera.
Risultato: concentrazione, energia, apparente benessere, memoria.
No, così sarebbe troppo facile. Davvero troppo facile.
In verità lo so, il digiuno prolungato abbassa la glicemia, la glicemia è il livello di zucchero nel sangue, se non ce n'è abbastanza il fegato rompe glicogeno e ne manda in circolo un pò per riequilibrare l'organismo, e se scarseggiano le risorse il cervello è il primo a risentirne, perchè non ha riserve di zuccheri a cui attingere.
Però allora perchè mi sento più presente a me stessa quando non mangio? Mi sento più viva, più attenta, come se si diradasse una nebbia nella mia testa.
Mangio e mi concentro più facilmente, ma i sensi di colpa mi distolgono da qualunque attività. 
Non mangio e non ho la forza per fare nulla, ma mi sento più presente.
Quindi, cosa sei disposta a perdere?

Una volta, quando i miei problemi alimentari erano sopiti, in quei quattro anni di pausa da quando ho deciso che vomitare non era la soluzione, mi piaceva studiare. Mi sedevo alla scrivania e studiavo, un pò per necessità è vero... ma non mi pesava affatto.
Ora mi siedo alla scrivania e non ho voglia di aprire neanche un libro, penso di avere tempo, che piuttosto potrei rendere la giornata più utile con un giro in bici, o andando a fare una corsa, uscendo di casa senza soldi, così non posso mangiare.
Vorrei avere tutto. Vorrei andare a lezione, riuscire a studiare, andare in palestra, non sentirmi brutta o ridicola se siamo io e lui da soli, uscire, suonare, leggere, disegnare, scrivere. E nel frattempo dimagrire, riuscire a non mangiare, contare le calorie, vedere i jeans andarmi larghi, le cosce che si assottigliano, le costole che sporgono.
Forse per qualcuna la risposta sarà facile, cosa sei disposta a perdere?, e già sì, ha tutto lì davanti agli occhi, nessun dubbio la può distogliere da cosa vuole davvero.
Io però ancora non lo so, non so cosa sono disposta a perdere. Scegliere è la cosa più difficile.
Ma se chiudi gli occhi... non lo so, forse la risposta arriverà da sola.

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