sabato 11 maggio 2013

Nothing change at all

Ieri mattina 58,1. La mia soddisfazione: impalpabile.
Insomma, ero contenta: mi sentivo più magra, aggraziata, leggera. Ma subito poi ho cominciato a pensare che si può fare di più. 
58 58 58. Già come numero è così tondo e grasso, ti riempie la bocca: otto. Sette è molto meglio, più secco, asciutto. Cinque poi sarebbe simmetrico.
Peccato che oggi ho rovinato tutto.
Le giornate di pioggia portano ad abbuffate incontrollabili, oggi non mi sono fermata un attimo, pur essendo consapevole di quanto stupida fossi a rovinare tutti questi buoni risultati. 
Biscotti, pasta, pane, gelato, cioccolato, grissini, gorgonzola, fagiolini, pollo, biscotti, caffè con latte, zucchero di canna, caramelle, amo i biscotti. odio i biscotti. I biscotti mi fanno ingrassare.
E mia non mi vuole. O forse sono io che non la voglio più, perchè mi fa molta più paura di ana. 
Ieri dopo il pranzo con i compagni di uni sono andata in bagno a vomitare, ma non sono riuscita a tirar fuori quasi nulla. Quel poco che è tornato su comunque mi ha provocato una brutta escoriazione nelle gengive, come se mi fossi scottata. Così oggi non ci ho neanche provato. Ho mangiato ben sapendo che non avrei vomitato, non è da stupidi?
Ieri sera ero così spaventata che ho deciso di limitarmi anche con i tagli. Sapere di non potersi più punire è come dare il permesso alle abbuffate, che nervi.
Dovrei essere più sconvolta, in realtà non lo sono. Domattina vedrò quanto sarà grave, e rimedierò. 

Devo solo essere forte, è davvero importante, e ce la farò.

Mia madre crede che io sia ancora a 61. Ogni tanto mi chiede "Quanto pesi adesso?", io fingo di essere scandalizzata, le rispondo che non sono cambiata di peso, e lei non mi dice nulla. Prima fa proclami a gran voce, mi fa discorsi sul mangiare sano, sul fatto che le ragazze magre non piacciono agli uomini, poi quando siamo sole mi guarda e mi chiede come fare a perdere qualche chilo.
Mio padre mi chiede dove voglio arrivare. Strano, gli obiettivi per me non sono traguardi, sono gradini. Ogni volta che gli dico un obiettivo nuovo lui mi risponde "Si, poi basta". Me l'ha già detto due volte, non penso ci creda davvero neanche lui.
Amiche che non vedo da mesi mi incontrano per strada e mi chiedono se mangio.
Ragazzi incontrati solo per caso un paio di volte ci provano con me.
Compagne di università vengono da me a lamentarsi che sono grasse, e che si sono messe a dieta.
Io li guardo tutti, ma è come se non li vedessi.
Voglio solo vedere 57. E dovrò farcela senza la distrazione dei tagli, sarà la mia prova più grande.

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