domenica 21 aprile 2013

Rules

“Prova a non farlo per tre giorni, poi voglio vedere in che stato sei!”
Non era un suggerimento in effetti, neanche una scommessa. Era un modo di dire, per farmi capire che sono drogata dal dolore, e se smettessi per qualche giorno sarei in uno stato pessimo.
Lo so che non era un suggerimento, però io ho deciso di provarci lo stesso.
“Posso farcela” mi sono detta “Posso stare tre giorni senza tagliarmi, non è un dramma”
E' vero, ce l'ho fatta, ma non è un risultato, per questo non voglio dirglielo. Sarebbe troppo facile andare da lui e dire “Visto? Avevi torto! Non sono in astinenza”. Lui sarebbe contento certo, e anzi probabilmente lo userebbe a suo vantaggio per farmi capire che non ne ho bisogno, perchè in tre giorni non sono impazzita, quindi la mia vittoria sarebbe debole.
 
Alla fine stanotte ho aspettato la mezzanotte per tagliarmi. E' una cosa stupida, quasi da bambini. Non ne avevo realmente bisogno, potevo aspettare anche un altro giorno, ma era come dare una dimostrazione a me stessa.
Hai detto tre giorni? Ne sono passati tre, ora è il quarto, puoi fare quello che vuoi.
E' come stabilire delle regole. Non si possono infrangere così, senza una ragione.
Come la regola di non mentirgli più. Il più delle volte mi dico “Ma che ti frega? Hai mentito tutta la vita, lo fai anche senza rendertene conto, allora perchè con lui è diverso?”
Non lo so. Lo giuro, la risposta non la so. Non credo sia perchè con lui non ci riesco, è troppo banale (e in più chi è lui per strapparmi di dosso il mio autocontrollo?), ma è una regola.
Una regola stupida, inutile, decisa non so per quale motivo, ma fatto sta che è così.
Il problema è che non posso dirgli tutto quello che dovrei, non è possibile. Perchè mi abbandonerebbe.
Perchè sarebbe troppo tutto questo da sopportare per qualunque amico, perchè non puoi dirgli come stanno le cose se lui in cuor suo pensa che tu stia guarendo, perchè non possiamo buttarci nel baratro per salvare qualcun'altro e nel frattempo morire.
Quindi ricorro a trucchetti stupidi. “Ti sei tagliata stamattina?” “No”, mi sono tagliata stanotte, non era mattina. “Hai mangiato qualcosa?” “Si”, un biscotto e una tazza di tè è qualcosa. 
Non so quanto possa durare prima che infranga qualche regola.
E' un gioco complicato, non posso far vincere tutti.

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