lunedì 1 luglio 2013

Sixth Sense

Ogni tanto mi sveglio la mattina e ho già come la sensazione di sapere se sarà una giornata di digiuno o una di abbuffata. Stamattina è partita come abbuffata e, dal momento che l'ho capito, nulla poteva fermarmi dal rendere quella sensazione realtà.
Sono stata via una settimana in montagna con l'università (storie di crediti extra...); aria fredda, più di un'ora di camminata al giorno, lavori pesanti. Tutto ciò che mi serviva per buttare giù quel mezzo chilo maledetto.
Torno a casa: 58,9.
Ora mi dò quattro giorni per tornare a 57,5.

A parte questo sono stata davvero benissimo questa settimana. Non ho avuto troppe fisime con il cibo, lo ammetto, perchè stavo effettivamente bene, e perchè in quella casa non c'era una bilancia sotto mano.
Una settimana in mezzo ai boschi (la casa era DAVVERO in mezzo ai boschi), senza telefono cellulare, a 1500 m di quota, con animali selvatici che passeggiavano intorno alla casa, con persone fantastiche e tanto da fare e da vedere. Avrei voluto rimanere lì per un'altra settimana.

Invece il ritorno alla realtà è stato tanto improvviso quanto traumatico. Ora non ho altro da fare se non stare in casa a studiare, e questo si riflette con mangiare senza freni, soprattutto per noia.
Se non fosse per il fatto che entro giovedì voglio tornare a 57,5 avrei come l'impressione che in questi giorni potrei ingrassare ancora. Mangiare ancora, sempre, cibo, noia, studio, mangiaremangiaremangiare, cellulare, pc, facebook, mangiare, frigo, freezer, dispensa, cibocibocibo. Non ho altri pensieri.
Ho fame.
Andrò a farmi un tè (anche se significa passare dalla cucina...).

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