venerdì 20 settembre 2013

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19.9.13

60.1

Day Five- Why do you really want to lose this weight? Are you doing it for you?

Già, perchè?
Perchè un autolesionista si taglia? Perchè un bulimico vomita? Perchè un cleptomane ruba?
E' vero, forse sto facendo polemica gratuita, dovrei cercare di rispondere e basta.
Ho cominciato a perdere peso all'inizio di quest'anno, e con "perdere peso" intendo che ho cominciato a non mangiare. Le cose per allora erano fuse insieme. Stavo male, mi sentivo grassa, inadatta, stupida, inaccettabile, così non mangiavo. Apposta per perdere peso.
Facevo digiuni di giorni, contavo le ore con felicità, mi sentivo forte e felice, quasi sempre come ubriaca, con la testa leggera e senza un pensiero.
Forse fino ad ora ho sempre cercato di non pensare al perchè lo stessi facendo, al perchè vero. Mi faceva stare bene.
Occupava le mie giornate e mi permetteva di non pensare a null'altro di importante.
Allora perdevo peso per non pensare, perchè il modo in cui lo facevo mi permetteva questo lusso.
Ora è diventata una questione di principio. Sarà che mi sono abituata a questo stile, sarà che non l'ho mai perso del tutto, comunque non riesco a stare senza pensare a come dimagrire.
Lo sto facendo per me, certo. Quando ho cominciato l'ho fatto per un ragazzo, un ragazzo a cui piacevo moltissimo a 70 kg. Io non riuscivo ad accettarlo. L'ho rifiutato per mesi perchè non ritenevo possibile che potessi piacere così, e senza neanche rendermene conto ho cominciato a non mangiare.
Sembra quasi che l'abbia fatto per lui, perchè non si vergognasse di me, perchè continuassi a piacergli come se non più di prima; in realtà è stato per me. Non potevo sopportare l'idea di non essere alla sua altezza, dovevo essere meravigliosa in modo che non mi abbandonasse.
Puro e semplice egoismo.
E ora stiamo insieme.
(Una voce nella mia testa continua a ripetermi che ho fatto bene a spingermi così in là, visto il risultato)
Quindi si, lo sto facendo per me: per stare bene con me stessa e non pentirmi di nulla, per tenere vicino le persone che mi amano (senza rendermi conto che non mi amano per il peso che ho addosso), per essere bella e piacere agli altri, per sentirmi parte di qualcosa. Lo sto facendo per tutte le ragioni più sbagliate.


E' venuto qui lorenz, il mio ragazzo.
Abbiamo studiato tutto il giorno. E' stato bello ad un certo punto rendersi conto che riusciamo a studiare perfettamente insieme, come prima.
E' bello rendersi conto che nulla è cambiato infondo, anche se è tutto diverso.
Ieri sera ho mangiato un menu kebab (panino, patatine, tè alla pesca), poi ho fatto un giro con six, la sua tipa e altri amici. Abbiamo preso un gelato (buonissimo, yogurt e crema con i biscotti), sebbene più tardi abbia cominciato a fare freddissimo. Ero stanca morta, avrei potuto dormire su di una panchina del parco. Tornando a casa siamo ripassati dal kebab e ho preso un hotdog.
Tutto questo perchè devo festeggiare. Prendo casa.
Vado a stare nella città dove studio, a praticamente 200 metri dalla mia università.
Appena è andato via lorenz siamo andati a vedere la casa (io e i miei), e appena abbiamo detto "si" la prima cosa che ho pensato è che non ci sarà nessuno a farmi da mangiare, nessuno che controllerà cosa e quanto mangerò (a parte le mie future coinquiline, ma per ora non contano), e potrò ancora dimagrire.
Mi farò la spesa, farò le mie faccende, studierò a casa mia senza dover scappare sempre in giro come una trottola, vedrò di più il mio ragazzo, uscirò la sera e rientrerò senza dover avvisare nessuno. Penso di stare sognando.
Ho troppe buone speranze, ora voglio che vada bene.
Sabato si sposa mio fratello. Perderò il weekend e non potrò studiare.
Martedì e venerdì ho due esami. Venerdì sera e sabato sera farò festa grande.
Domenica mi trasferisco.



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